India , breve analisi sui legni .

DA SEMPRE TERRA DI CONFINE FRA VICINO ED ESTREMO ORIENTE, L’INDIA È LA TERRA DEI CONTRASTI E CUORE PULSANTE DELLE RELIGIONI ORIENTALI. Alla semplicità ed essenzialità degli arredi in stile coloniale inglese e portoghese, si affianca la ricchezza delle decorazioni dei complementi in stile etnico. Tavoli, tavolini da fumo, sedie, panche, bauli, credenze e cassettiere, accolgono rappresentazioni di animali sacri e divinità sapientemente intagliate nel legno da abili artigiani. Arazzi, specchi, tessuti e bicchieri in vetro ed argento, sono ricchi di decorazioni ed intrisi di colori come il fucsia, blu, rosso, giallo ed arancione.
I mobili indiani sono in genere costruiti in legno di teak o palissandro , arredi moderni e di fattura recente spesso in mango . Statue , sculture o piccoli oggetti spesso in legno di sandalo ( i più pregiati in sandalo rosso ). Il palissandro è un legno duro, della famiglia delle latifoglie, proveniente dal Brasile e dall'India. E' molto compatto, di colore rosso violaceo venato e profumato. Si può rifinire e lucidare molto bene quindi può avere varie tonalità . spesso usato per mobili etnici molto incisi e costruiti ad incastro . Molto spesso su mobili antichi indiani in stile etnico si possono trovare strutture assemblate con varie essenze lignee e le parti frontali , per dare pregio , in palissandro inciso , legno che mantiene un'ottima definizione se intagliato perché resistente e con una venatura fitta .     
Il teak per i mobili antichi in india la fa da padrone ! Questo albero appartiene alla famiglia delle latifoglie e cresce spontaneamente nelle regioni Asiatiche e del centro America. Il legno di Teak è particolarmente resistente all’umidità ed alle alterazioni. Viene utilizzato per arredi da esterno, per costruzioni di mobili di un certo pregio , per costruzioni navali e per lavori pregiati di falegnameria. Gran parte dei mobili indiani coloniali sono costruiti in massello di teak .
Si possono trovare sostanzialmente due tipi di "tagli" di legno  , questa non è una classificazione precisa o rigorosa ma in genere osservando un mobile indiano ( un aggetto , scultura ...) si potrà notale la larghezza , lunghezza , spessore dell'asse di legno utilizzato , se il legno utilizzato è di notevoli dimensioni probabilmente l'oggetto che abbiamo è antico , ripeto , questa non è una formula  matematica ma un semplice primo passo per cominciare un analisi su ciò che abbiamo difronte . Questo perché verso gli anni 70/80 l'india ha cominciato a coltivare alberi per la produzione di legno , questi ultimi venivano tagliati giovani e fatti crescere velocemente , appunto per produrre legno da lavorare i  tronchi ricavati da questi sono caratterizzati da una venatura molto più ampia e meno uniforme di colore ( netta distinzione fra chiaro e scuro della linfa ) .
Al contrario se si osserva un legno di palissandro o teak  vecchio o ancor meglio antico si noterà un legno con una venatura omogenea e molto fitta , questo perchè l'albero è nato e cresciuto senza essere stato irrigato artificialmente .
come già ribadito questa non è una regola , nei vari mobili che ho importato ed artigiani che trovato in anni di lavoro ho avuto modo di acquistare mobili di fattura recente o nuovi costruiti con legni nati spontaneamente che rispecchiavano al massimo e risaltavano a pieni voti le caratteristiche di pregio di antichi mobili coloniali per esempio . Ovviamente certi pezzi , potete anche voi immaginare , si trovano da piccoli artigiani , non da grossi produttori che ricorrono a prodotti di qualità costante e fornitura costante ed uniforme di materiale .
L'artigiano lavora in base al materiale che ha a disposizione e si adatta alle caratteristiche dello stesso  , l'industria standardizza il materiale per evitare a le variabili che si possono avere nel lavoro.
per portare un esempio ... un artigiano difronte ad un'asse di legno osservandolo deciderà se fare un tavolo o una scultura , una industria piantumerà alberi per fare tavoli e alberi per fare sculture ...